ANITA conferma il proprio interesse e impegno per la transizione ambientale del settore dell’autotrasporto merci e della logistica facendosi promotrice - insieme ad altre Associazioni - di una nuova iniziativa, la Carta di Padova, presentata ufficialmente il 12 novembre 2020 al Green Logistics Intermodal Forum.

Il Presidente di ANITA, Thomas Baumgartner, intervenendo al Forum, ha posto l’accento su alcune questioni che hanno ispirato la stesura della Carta di Padova e che dovranno essere opportunamente declinate nel corso della sua attuazione.

Prima fra tutte la necessità di promuovere la piena consapevolezza nell’opinione pubblica che la logistica crea valore aggiunto e dunque ricchezza per il nostro Paese. Partendo da un modo nuovo di vedere il settore, vanno sviluppate efficaci sinergie tra il mondo imprenditoriale e quello pubblico-istituzionale. Sarà di fondamentale importanza approdare ad un metodo condiviso di misurazione della sostenibilità e dell’impatto ambientale del trasporto e della logistica.

Altri spunti di riflessione sono stati offerti dal Presidente Baumgartner sugli investimenti per la transizione green del settore. Di particolare rilevanza il sostegno pubblico a misure per i veicoli a minor impatto ambientale, per la digitalizzazione e l’adozione nel nostro Paese di innovazioni che consentano di ottimizzare i percorsi e il fattore di carico dei mezzi di trasporto, come l’EMS e il P18. I beneficiari di tali misure non dovranno essere solo le PMI, ma anche le grandi imprese.

Il monito di ANITA, emerso chiaro e forte in occasione del Forum, è quello che occorre ridurre l’impatto ambientale del trasporto senza imporre limitazioni alla mobilità delle merci, che merita la stessa dignità normalmente riconosciuta a quella dei passeggeri.